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9 principi Montessori per educare i bambini

9 principi Montessori per educare i bambini

 

Bentornata sul blog!

 

Oggi voglio riassumere in 9 punti quello che per me è fondamentale del metodo Montessori, sia che tu lo applichi a casa sia che lo applichi come insegnante a scuola.

 

Maria Tecla Artemisia Montessori è stata un personaggio rivoluzionario per la sua epoca. Grande donna di coraggio e caparbietà, dallo sguardo fiero che vedeva chiara la sua missione di vita: far conoscere al mondo quello strano e sconosciuto essere che è il Bambino, quale “Padre dell’Uomo”.

 

Ricercatrice e studiosa, pubblica nel 1909 “Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini”, base della pedagogia moderna e del metodo montessoriano che inverte le credenze dell’epoca, riconoscendo dignità al bambino come persona e sottolineando l’importanza del rispetto della spontaneità del bambino, contro la visione educativa autoritaria esistente.

 

Ecco in 9 principi Montessori per educare i bambini che riassumono il metodo Montessori, applicabili ovunque tu lo voglia:

 

1- Osserviamo il bambino per osservare noi stessi

La base di tutto nella mia esperienza è fermarsi (a differenza della frenesia a cui siamo abituati) ad osservare in silenzio, mettendo da parte ogni nostra credenza (che maggiormente deriva dalla concezione che il bambino sia un vaso vuoto da riempire). Osservare il bambino quando non è guidato dall’adulto, cogliere la sua individualità e i suoi interessi, ammirare come crescono e come apprendono dal mondo circostante. Credo che dovremmo osservare ancor di più il nostro atteggiamento nei confronti del bambino. A volte andiamo in reazione o riaffiorano vecchie ferite (di non sentirsi apprezzati, ascoltati ecc…) e finiamo per intervenire, sostituirci al bambino, togliamo la possibilità di gioire delle loro conquiste con la scusa di voler aiutare o che dobbiamo insegnare sempre qualcosa. In questo modo creiamo dipendenza nel bambino da noi e dal nostro giudizio. Perché lo aiutiamo? Chieditelo sempre. Per dare aiuto senza che ti abbia chiesto qualcosa? Per “istruire”? Per “semplificare la vita” perché crediamo non ce la faccia o sia troppo piccolo? Per sentirti utile o importante? Fermati e osserva. Nel mondo quasi tutto è deduttivo e “autocorrettivo” come il materiale usato da Maria Montessori. Può arrivarci da solo a capire come funziona per tentativi ed errori, SOLO se gli viene lasciato il tempo di farlo.

 

 

2- Organizziamo l’ambiente a misura di bambino

L’ambiente svolge un ruolo fondamentale. Ha la funzione di favorire la concentrazione, permettere la libertà di esplorazione e movimento, favorire l’autonomia per aiutarlo ad imparare a manifestare la sua volontà. L’ambiente è rivelatore, permette immediatamente di vedere se risponde alle esigenze e ai bisogni del bambino. Per saperne di più clicca qui per le mie consulenze sull’arredamento per i bambini.

 

3- Lasciamo fare esperienza del mondo con la mano.

Ogni occasione può essere buona per apprendere. L’uso delle mani permette di sperimentare, toccare, conoscere e fare esperienza del mondo. Il bambino è un esploratore per natura, incamera informazioni ed impara a padroneggiarle grazie al tocco delle mani e con la ripetizione, affinando i movimenti e imparando a gestire sempre meglio il proprio corpo.

 

4- Favoriamo autonomia e indipendenza: “aiutami a fare da solo”.

Tutti vogliamo essere autonomi e indipendenti! Se predisponiamo nell’ambiente tutto ciò di cui il bambino ha bisogno per poter fare da solo, sarà felice, soddisfatto e gratificato nel riuscirci. Chiediamoci sempre prima di intervenire: perché lo sto aiutando? È una cosa in cui può riuscire tranquillamente da solo? Se sì, non ci sostituiamo a lui!

 

 

5- Mettiamo poche regole chiare per favorire autodisciplina e autoregolazione, senza premi e punizioni.

Mostrando con pazienza e lentezza come fare qualcosa ed esprimendo con chiarezza e rispetto ciò che è importante per noi, permettiamo ai bambini di comprendere, sperimentare in sicurezza e di essere autonomi. Riuscire a fare da solo accresce l’autostima nel bambino, impara a conoscere il suo corpo, le sue forze ed i suoi limiti, accettandosi con naturalezza, senza “dover dimostrare di essere qualcosa che non è”. Saprà fin dove arrivare, autodisciplinandosi ed autoregolandosi. I bambini sono amanti dell’ordine e della precisione per loro stessa natura. È importante indicare loro con pazienza come fare ogni cosa. Fin quando non terminano ciò che stanno facendo con precisione, non sono soddisfatti. Una volta finito, proveranno un profondo senso di appagamento dal loro operato. Se possono sperimentare e scegliere liberamente -sempre nel limite della sicurezza- e vengono valorizzati per ciò che riescono a fare in positivo, non hanno bisogni di premi, punizioni, di scuse ed inganni per fare qualcosa. In modo innato hanno voglia di fare e cimentarsi.

 

6- Rispettiamo la concentrazione dei bambini.

Se i bambini hanno stimoli adeguati alla loro età e possono fare, toccare e sperimentare con le mani, possono arrivare a dei lunghi momenti di attenzione e concentrazione. Anche quei bambini che “vagano come trottole e cambiano attività ogni mezzo minuto”! Davvero, Ilà? Sì, davvero! Va allenato con gradualità, ma l’importante è rispondere alle loro esigenze. Ti svelo un segreto per favorire la sua autonomia: quanto più tu sei assorta in ciò che stai facendo, tanto più lo sarà il tuo bambino, seppur sta nell’altra stanza. Naturalmente amano imparare, provare e riprovare per affinare i loro movimenti. Maria Montessori ci racconta di una bambina che, nonostante varie distrazioni nell’ambiente circostante, era così assorta nel provare e riprovare gli incastri solidi, che lo ha fatto per ben 44 volte. Quando sono catturati da ciò che stanno scoprendo, i bambini sono così assorti e concentrati, quasi da non accorgersi di quello che hanno attorno. Dovremmo imparare da loro. Quando i bambini sono concentrati in un gioco o attività, mai interrompere ciò che stanno facendo! Attraverso la ripetizione (che a volte ci sembra noiosa), stanno affinando le loro abilità. Puoi aspettare che finisca per avere la sua attenzione e dire ciò che volevi, senza doverlo chiamare 50 volte e finire col mal di gola!

 

 

7- Siamo modello e garanti dell’armonia.

“Ricordati che in ogni istante fai da modello a tuo figlio”. So che suona come una spada di Damocle. ‘Na parola, Ilà!
Se ti lamenti, tuo figlio si lamenterà. Poi magari capita che lo notiamo solo in lui e non in noi. “Mamma mia che lamentone!”. Come ti muovi, come sei presente, come ti rapporti alla vita, fino ad ogni respiro fai da modello. Con questo non voglio sovraccaricarti, ma solo dirti che è una grande opportunità che ti permetterà di vedere delle tue dinamiche, lavorarci ed invertirle. Dal momento che lo farai, come per magia anche il tuo bambino scardinerà certe tendenze. Eh già, abbiamo una grande responsabilità!
Inoltre in quanto adulti, siamo garanti dell’armonia che c’è nell’ambiente, casa o scuola. Siamo chiamati a garantire la sicurezza e il benessere per tutte le persone del nostro ambiente. Non possiamo permettere violenze, scherni e derisioni. Più portiamo come esempio che parlando si trovano soluzioni, più lo applicheranno in automatico i bambini. Se vedono che te la prendi con chi hai vicino, non stupiamoci se se la prenderanno con chi è più piccolo di loro.

 

8- Rispettiamo i tempi e le fasi dei bambini, senza intervenire

E’ tardi, è ora di andare, non c’è tempo. Zac, infiliamo noi la scarpa che con mille peripezie stava mettendo da solo e parte improvvisamente il pianto inconsolabile! Si, perché lo avete interrotto, senza rispettare i suoi tempi, facendo a posto suo. Il bambino cresce non sentendosi rispettato. Come vi ho già detto in precedenza, osservate quanto tempo impiega per vestirsi da solo, aggiungete 5-8 minuti ed il gioco è fatto! Per uscire di casa lo avviserete il tempo di cui ha bisogno + 5-8 minuti prima. Siamo noi ad organizzare il tempo. Così rispettiamo i suoi tempi, lasciando fare e senza intervenire!

 

9- Rispettiamo la natura e il mondo

Altro concetto da trasmettere ai bambini è il rispetto della natura e del mondo che ci ospita. I rifiuti vanno buttati nella spazzatura, non a terra. Rispettiamo anche gli insetti e gli animali, senza ucciderli con un “Tò, cattivo, hai pizzicato il mio bambino. Ora ti ammazzo zanzarina” 😱. So che dà fastidio, ma invece che prendersela con una zanzara, dovremmo far passare il concetto che ogni essere vivente ha una sua funzione anche se non ci piace e va rispettata. Sì, è vero che la zanzara pizzica, ma è vero che la natura ha provveduto a creare la piantaggine, una piccola piantina da cui possiamo con delicatezza e rispetto raccogliere una foglia e strofinarla sulla puntura di zanzara. In pochi secondi passerà il prurito e possiamo spiegare questo ai nostri figli, senza prendersela con i più piccoli!

Un abbraccio! Al prossimo articolo!

Ilaria Cichetti – Tata Montessori

 



 

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