d

Alienum phaedrum torquatos
nec eu, vis detraxit periculis ex,
nihil expetendis in mei.

contact
neva@office.com
+456933336454
2606 Saints Alley
Tampa, FL 33602
Follow Us
5 CONSIGLI SU COME RIORDINARE LE COSE DEI BAMBINI

5 consigli su come riordinare le cose dei bambini.

 

Bentornata sul blog!

 

Oggi ti spiego come poter affrontare il riordino con semplicità ed armonia con i bambini, grazie ad una semplice formula che ho inventato nelle mie esperienze scolastiche montessoriane.

 

Sempre più spesso incontro nel mio lavoro di Tata, famiglie che non sanno come fare per tenere la casa in ordine, con genitori che finiscono per mettere a posto i giocattoli al posto dei figli. Pupazzetti e costruzioni sotto al divano (rifugio preferito dei “giocattoli sperduti” insieme a Peter Pan), sedia della scrivania sommersa dai vestiti, giocattoli sparsi sul pavimento da non vedere più un centimetro, disegni e colori che appaiono nei meandri più assurdi dei cassetti.

 

Fatta questa premessa mi spiace deluderti ma i tuoi figli non sono disordinati. In realtà i bambini sono tutto l’opposto di ciò che credi: amanti e ligi difensori dell’ordine e della pulizia.

 

Probabilmente starai pensando “no, non è mio figlio!”, “Tata Ilaria è impazzita all’improvviso!”. È un’attitudine naturale e anche per Maria Montessori vi è una fase precisa che i bambini manifestavano che chiamava periodo sensitivo dell’ordine. Tutto dipende da com’è l’ambiente in casa ovvero da come viviamo noi adulti l’ordine.

Ricordati che l’ordine esteriore aiuta a creare ordine interiore.

 

Andiamo allora a vedere quali possono essere i motivi.

 

Sicuramente può dipendere dall’esempio.

 

Quante volte ci capita di lasciare cose a metà? Quanti di noi mettono a posto un oggetto appena hanno finito di usarlo? Ad esempio mentre cucini, magari hai sui fuochi una pentola e due padelle ed in ognuno devi versare tre cose in tre barattoli diversi. Li richiudi e li rimetti a posto appena finito uno alla volta o qualcuno ti resta aperto sul piano di lavoro?

 

Il bambino assorbe tutto dall’ambiente che lo circonda. Se lasci cose sul piano di lavoro, non stai concludendo una cosa appena finita rimettendola a posto. Così il messaggio che passiamo è di lasciare le cose a metà, che riordinare ci pesa ed è la cosa più noiosa del mondo! Magari poi finiamo anche per lamentarci che tocca a noi mettere a posto sempre i loro giocattoli, ma ti sei chiesto da dove lo ha visto?! I bambini possono essere disordinati sia perché hanno genitori disordinati, sia per ribellarsi a genitori maniaci dell’ordine e della perfezione.

 

Un altro motivo potrebbe essere che tu abbia uno spazio non ben organizzato e stimolante per la sua età. Se il bambino ha i giocattoli in quei contenitori di plastica giganti – pratici solo per adulti e non per bambini che personalmente sconsiglio vivamente – e vuole proprio quel giocattolo in fondo a tutta quella montagna, cosa credi che farà per comodità?

 

Lo rovescerà tutto, esatto!

 

Caos e apocalisse sul pavimento con battuta finale da film horror:“io non metto a posto!”! Chiunque andrebbe in frustrazione a rimettere a posto una montagna del genere e quindi si oppone!

 

Al suo posto come ti sentiresti?

 

La soluzione è avere poche cose per tipo, giuste per la sua età, che riesce a rimettere a posto da solo!

 

Ai bambini occorre un ambiente semplice, accogliente, essenziale e soprattutto MINIMAL, non quegli ammassi di giocattoli accumulati e regalati serialmente!

 

Se sono bambini iperstimolati, carichi di energia a 1000, nervosi o distratti è molto difficile che mettano a posto. Avendo molta energia, in realtà non sanno come incanalarla e la disperdono indirettamente, con il risultato che si riverserà direttamente sull’ordine della cameretta e delle loro cose. Può dipendere dal loro bisogno di muoversi e scaricare l’energia in eccesso, basta prevedere momenti della giornata dove possa farlo, andando a correre insieme nel verde. Per questo ti linko il mio articolo sul correre insieme.

 

Se non si sente visto, tuo figlio potrebbe tenere tutto in disordine, sapendo che al genitore dà fastidio, pur di avere attenzioni, in quanto il genitore sarà preoccupato da altre priorità e non dal vedere la vera essenza del figlio. Il bambino ha sicuramente un disagio che esprime e manifesta come può, che corrisponde molto spesso con l’esempio che gli è stato dato. Ad esempio, se io genitore uso, anche inconsciamente la manipolazione, come ad esempio “se vuoi bene a mamma, fai questo/quello”, indirettamente sto facendo da modello su come relazionarsi nella vita. Anche il bambino imparerà ad utilizzare la manipolazione per ottenere ciò che vuole. Inconsciamente ed indirettamente passa il messaggio che va bene fare così, se lo fanno mamma e babbo. Occorre comprendere il disagio del bambino e lavorare su quello, non giudicarlo o fossilizzarsi sul “sintomo” che tiene tutto in disordine.

 

Magari ti starai chiedendo “e se di questi motivi io ce li avessi tutti o buona parte? Che devo fa’, Ilà?”

 

Ecco alcuni consigli:

 

1- Osserva i segnali che ti manda il tuo bambino – l’osservazione ed il porsi delle domande è fondamentale. Osserva cosa fa, cosa prende, cosa sistema e cosa lascia in giro il tuo bambino. Per quale motivo lo fa? Di cosa ha bisogno? Cosa mi sta dicendo/chiedendo? Magari è interessato ad altro, ha troppi oggetti, ha un bisogno “nascosto tra le righe” e lo dice sporcando o mettendo in disordine? A me è capitato con un bambino a scuola che, all’inizio del mio percorso, rovesciava “volutamente” l’acqua della brocca a terra ed aveva colto il mio disagio nel bagnare o sporcare tutto e quindi attirava sia la mia attenzione sia indirettamente era una richiesta di aiuto per un suo bisogno. Non è stato facile per me! Quando ho iniziato a pormi delle domande e osservando la sua passione per l’acqua, ho capito cosa voleva dirmi.

 

  • Respira, stai serena che il bagnato si asciuga e non muore nessuno. Da lì ho creato un simpatico cartello per avvisare tutti che il pavimento fosse bagnato.
  • Aveva bisogno di travasi, esplorando un aspetto di sé stesso in rapporto con l’acqua, dal momento che nell’ambiente ancora non c’era qualcosa che glielo permettesse. Così ho inserito una struttura con due bacinelle e dei vassoi con travasi di acqua. Da lì non l’ha più rovesciata “volutamente” e con aria di sfida. Il suo bisogno era stato accolto.

 

2- Sii d’esempio – Con gioia e (se ti aiuta) anche cantando “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù!” di May Poppins riordina senza rimandare e lasciare cose incompiute a metà. Metti in ordine, sparecchia, sistema ogni cosa quando la finisci, fai una cosa per volta – soprattutto! Quando una cosa è terminata, si mette a posto. Questo aiuterà a dare il buon esempio. Tuo figlio ti osserverà e lo aiuterà ad interiorizzare questo modus operandi.

 

3- Usa il mio “magico mantra del riordino”E se capita che fai già tutte queste cose, ma tuo figlio “se ne frega altamente” e lascia fare a te? Probabilmente avrà compreso e appreso che c’è chi lo fa per lui, non c’è motivo per sforzarsi. Con i bambini ho inventato una formula che avevano talmente interiorizzato che quando poi capitava a me, senza accorgermene, erano loro a ricordarmi che toccava a me rimettere a posto quella cosa. Il mantra è “Quello che ho preso io metto a posto io. Quello che hai preso tu, metti a posto tu!” che ha sempre permesso una buona armonia e soprattutto senso di responsabilizzazione nei bambini. I bambini sono molto precisi e se tu rispetterai una regola molto chiara per il buon funzionamento della casa avrà anche più stima di te!

 

4- Riordinate insieme giocando – Mettete in ordine insieme, soprattutto quando è piccolo, sin dai primi mesi, ad esempio collaborando in modo che uno passa i pezzi e l’altro li mette nel suo cestino, aspettando i tempi del bambino senza fretta. Piano piano arriverà a farlo da solo.

 

Se è grandicello e ancora fa fatica, magari c’è da recuperare qualche tappa riguardo all’autonomia, tornando indietro e facilitando le cose, ad esempio con dei cartelli. Provate ad inventare dei giochi per allietare questo momento, come dei ricercatori che scoprono tesori in giro, delle principesse che devono sbrigarsi a risistemare la pista da ballo dove a breve si terrà il gran Galà, degli gnomi che riassettano la grande casa dell’albero per la festa delle foglie dell’anno e chi più ne ha più ne metta! Divertimento e risultato assicurati!

 

5- Organizzate i giochi al meglio – Disponi ripiani, cassetti e scaffali bassi e suddividi i giochi in dei cestini o piccole scatole, maneggevoli per un bambino. Sono ben accette le etichette per aiutarlo a orientarsi meglio.

 

Se hai bisogno di una consulenza personalizzata per riorganizzare gli spazi, invia una mail a info@ilariacichetti.com e sarò ben lieta di accompagnarti in questo percorso.

 

Un abbraccio! Al prossimo articolo!

Ilaria Cichetti – Tata Montessori

 



 

Vuoi ricevere la mia newsletter mensile? ISCRIVITI QUI!

Avrai subito i miei due regali per te: l’ebook “LA TUA CASA È A MISURA DI BAMBINO?” che ti farà riflettere sulla tua casa ambiente per ambiente e il pdf per realizzare il cartello “GUARDARE MA NON TOCCARE” per sensibilizzare ad una cultura nel rispetto dei neonati, e riceverai informazioni, consigli, spunti, link ai post del mese nel mio blog e offerte speciali.

Vuoi una consulenza per una casa a misura di bambino? Portare il Montessori a casa tua? Organizzare la cameretta? O addirittura prepararti alla nascita con un approccio montessoriano? Scopri i miei servizi Casa Montessori e Montessori dalla pancia. Per cominciare, prenota la tua CONSULENZA GRATUITA mandando una mail a info@ilariacichetti.com.